
Vi sono alcuni segnali di comunicazione non verbale che esprimono dei significati veri e propri che ben vanno oltre il semplice gradimento e rifiuto.
È molto importante collegare i segnali alla parola o concetto espresso nel momento stesso in cui il gesto è stato inviato.
Infatti consiglio sempre di fare delle verifiche e di non dare per scontato tutto quello che viene espresso, molto spesso alcuni gesti potrebbero essere equivocati se non teniamo in giusta considerazione alcune variabili, come ad esempio:
il contesto e i vari riverberi gestuali.
I segnali di comunicazione non verbale vengono comunicati con massaggi o grattamenti di alcune parti del corpo dovuti a vaso dilatazioni collegate a carichi tensionali che superano la soglia di tolleranza e quindi vengono scaricati.
1. “Grattamento” del capo.
La frase o la tematica espressa crea tensione nell’interlocutore in quanto rappresenta per lui vero e proprio gratta capo.
2. Grattarsi o massaggiarsi la fronte.
Il soggetto non ha ben chiaro l’argomento o la tematica espressa e inconsciamente ci chiede di approfondirla e rendergliela più chiara.
3. Grattarsi o massaggiarsi l’occhio sinistro o gli angoli dello stesso.
Il soggetto non ha capito la tematica o argomento trattato a causa del suo interlocutore (ambiente esterno) che è stato poco chiaro.
4.Grattarsi o massaggiarsi l’occhio destro o gli angoli dello stesso.
Il soggetto non capisce la tematica o argomento espresso per sua causa in quanto non è in grado di capirlo in quel momento.
5.Grattarsi o massaggiarsi il lato sinistro del naso
Il soggetto esprime insicurezza che gli scaturisce dall’ambiente esterno.
Se ad esempio chiediamo ad un nostro amico di prestarci la macchina e notiamo che si massaggia la parte sinistra del naso, vuol dire che è insicuro di poter farci questo favore in quanto probabilmente altri potrebbero impedirglielo (la moglie, la madre o altri che utilizzano il mezzo).
Quindi non dipende da lui.
6.Grattarsi o massaggiarsi il lato destro del naso.
Naturalmente qui parliamo di segnali inconsci e questo vuol dire che il soggetto potrebbe non essere consapevole della situazione di disagio.
Infatti, la parte logica potrebbe fargli dire che può prestarci la macchina.
Poi, in seguito, quasi sicuramente ci comunicherà che non può farlo perché si è ricordato che, ad esempio, aveva già preso un impegno che richiedeva l’utilizzo dell’autovettura.
7.Mordicchiamento del labbro superiore.
Attenzione, però, a non commettere l’errore di pensare che ne sia consapevole da un punto di vista logico.Infatti qui stiamo parlando di parte inconscia e non è detto che la parte razionale accetti di riconoscere questa esigenza.Se una persona vi manda più volte segnali di questo tipo, siate cauti e non lanciatevi come mandrilli in calore su di lei.Potreste avere una brutta sorpresa.Anche se la parte logica ha un’importanza pari al 7% in una comunicazione, non va trascurata in quanto se si pone reattiva, può sopprimere le esigenze inconsce, infatti, se seguissimo l’intuito e accontentassimo quasi tutte le esigenza della nostra parte emotiva, non esisterebbero malattie psicosomatiche.Datevi un’occhiata in giro per rendervi conto di quanto incide la parte razionale.
8. Mordicchiamento del labbro inferiore.
Il soggetto esprime una carenza energetica di tipo affettivo e comunica inconsciamente che potenzialmente potremmo compensarla.
9. Grattamento o massaggio dell’orecchio o della zona circostante.
Il nostro interlocutore esprime pulsione represse di tipo sessuali sull’argomento o nei nostri confronti.
10. Giocare con la collana.
11. Giocare con l’anello o il bracciale.
12.Toccarsi o giocare con la cravatta.
Il nostro interlocutore ci segnala che ha una carenza energetica di tipo sessuale. Quindi, ad esempio, se un uomo dialoga con una donna e ripetutamente si tocca o gioca con la propria cravatta, indica che inconsciamente è attratto sessualmente da lei. Naturalmente, se una donna, tocca la cravatta del suo interlocutore, vuol dire che è attratta sessualmente da lui.
13. Alzare la punta del piede tenendo il tallone a terra.
Il nostro interlocutore ci segnala che nell’interazione preferisce far parlare noi.
14. Puntare il piede verso una persona.
Il soggetto segnala interesse verso la persona che punta con il piede.
Quindi, se mentre parliamo con una persona notiamo che direziona il piede destro verso un altro soggetto, significa che preferirebbe inconsciamente interagire con lui.
Se il piede è puntato verso nessuno in particolare o addirittura verso l’uscita della camera, vuol dire che desidera andarsene.
Attenzione al contesto, ai riverberi gestuali e alla scelta del tempo, nel video qui sotto ho lasciato qualche informazione utile a riguardo, buona visione
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Per approfondire gli argomenti trattati in questo post:
Comunicare bene. La comunicazione come forma mentis
Comunicare bene , Fabio Pandiscia
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Salvatore
Formae Mentis group