Pensiamo per un attimo di trovarci in una sala d’attesa; improvvisamente davanti a noi si siede una persona che ci risulta particolarmente antipatica.
Non vogliamo esser tanto scortesi da dirgli: “mi sei antipatico, non voglio vederti, vai a sederti da un’altra parte”, però possiamo aprire il giornale e mettercelo davanti facendo anche finta di leggere, non diremo niente, non emetteremo alcuna parola, ma la frase “mi sei antipatico” trasparirà con egual forza e di certo sarà recepita dal nostro sgradito ospite.
Quindi non è assolutamente necessario il verbale per comunicare, il nostro paraverbale e non verbale ricoprono una percentuale talmente grande nella torta della comunicazione che potrebbero, da soli, influenzare tutto un comportamento.
Non si può vivere senza comunicazione, e senza comunicazione non verbale non si può comunicare.
Com’è vero che non si può non comunicare, è altrettanto vero che non si può non essere influenzati dalla comunicazione.
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Consapevoli o no, quando interagiamo con qualcuno lo influenziamo costantemente, proprio come egli influenza noi; questo vale nell’interazione con gli altri, ma anche con noi stessi nei momenti di riflessione.
Il linguaggio del corpo non è altro che il riflesso dello stato emozionale di una persona: in ogni occasione il nostro comportamento invia a chi ci sta intorno un numero impressionante di segnali, che vengono decodificati incessantemente, e tanto meno si è chiari, tante più interpretazioni sono possibili.
L’attività o la non attività, le parole o i silenzi, hanno tutti valore di messaggio.
Non comunicare significa, in fin dei conti, comunicare il proprio rifiuto a comunicare, pertanto non si può sfuggire a questa interazione.
Puoi continuare a leggere su questo argomento tramite il libro:
Comunicare bene. la comunicazione come forma mentis – edizioni psiconline .
In tutte le librerie
Di cosa tratta:
Questo libro tratta la comunicazione verbale e non verbale, il linguaggio del corpo e l’ascolto empatico all’interno di una corretta comunicazione.
Partendo dall’approccio iniziale, seguendo passo per passo le dinamiche di un rapporto di comunicazione – che si tratti di rapporti di lavoro o relazioni informali – vengono presentate le principali strategie, proprie della PNL, della Gestalt e dell’Analisi Transazionale, percomunicare nel modo più efficace ed evitare gli errori più comuni, che spesso rendono difficile entrare in sintonia con i nostri interlocutori.
“Non si può non comunicare” nel gioco della vita ed apprendere le tecniche di comunicazione è possibile, al pari di ogni altra capacità, ma per farlo è necessario sviluppare uno specifico atteggiamento mentale. E’ proprio questo approccio che differenzia questo libro dai tanti altri sul tema della comunicazione.
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